In presenza dell'alta sensibilità, lo yoga per i piccolissimi insieme alla mamma non è solo un'occasione di scoperta del corpo tra movimento, gioco e rilassamento, ma anche un momento di comunicazione profonda per aprirsi al mondo delle emozioni e alla scoperta dell'essere umano "kind human being".
LO YOGA MAMMA BEBE' NELL'ALTA SENSIBILITA'
Tra la fine del terzo e il quarto mese di età del neonato, lo yoga mamma-bebè rappresenta uno spazio protetto nel quale madri e piccoli possono sperimentare nuovi schemi motori, conoscenza del corpo, gioco e relazione reciproca in una cornice rituale di armonia e ascolto. In presenza di bambini altamente sensibili, però, lo spazio dello yoga assume una connotazione in più: la scoperta del mondo emozionale. Le occasioni di gioco e scambio durante la pratica, infatti, si arricchiscono di un ulteriore elemento alla luce del tratto dell'alta sensibilità rappresentato dalla relazione. In questi casi, l'interazione con la mamma è molto intensa e prolungata, così come lo è lo studio e la percezione dell'ambiente circostante. Solitamente l'arrivo nel nuovo ambiente e nella sala yoga, produce smarrimento già nel bambino piccolissimo: il nuovo odore del luogo, la luce della stanza, l'eco delle voci, la presenza dell'estraneo rappresentato dall'insegnante di yoga e dalle altre mamme e bambini, sono tutte novità che investono senza filtri il bambino altamente sensibile portandolo spesso in sovraccarico indipendentemente dalla valenza positiva o negativa degli stimoli stessi. Le novità come le sorprese anche positive possono spaventare questi bimbi poichè essi recepiscono più profondamente i dettagli dell'ambiente circostante, venendone spesso sovrastati per sovraccarico sensoriale e cognitivo. SENSORY PROCESSING SENSIBILITY SPS, è il termine scientifico che nomina il tratto dell'alta sensibilità scoperto all'inizio degli anni '90 dalla ricercatrice americana Elian Aaron. Questo tratto di personalità neutro, non patologico, innato, ereditario, dona una maggiore consapevolezza e profondità di elaborazione cognitiva e sensoriale, ma anche una maggiore reattività agli stimoli. Una volta FAMIGLIARIZZATO con l'ambiente, il bambino spalanca il suo potenziale nella lezione di yoga mamma-bebè portando ad un fiorire di sorrisi e sguardi profondamente emozionanti.
"DEAR LITTLE HUMAN..." Ct. Lisa Reiner
Lo yoga fin dalla primissima infanzia parla al bambino come "PICCOLO D'UOMO" e "PICCOLO UMANO" ("Little human") per aiutarlo a scoprirsi e ad evolversi come essere umano autentico, originale e unico, "A KIND HUMAN BEING", un ESSERE UMANO GENTILE. La gentilezza è la caratteristica centrale, che apre al dialogo e alla comunicazione tra persone ed è la chiave di volta del bambino altamente sensibile che mostra sin dalla nascita una maggiore reattività al contatto con il mondo circostante. Questa caratteristica che inizialmente sembra mettere più in difficoltà il bambino sensibile rispetto agli altri, quando è accolta diventa una potenzialità e alla lunga si trasforma in un'enorme ricchezza. L'alta sensibilità acuisce le caratteristiche più distintive dell'essere umano: la capacità emozionale, l'empatia, la comunicazione, la socialità, la capacità di analisi delle informazioni, l'intuito, la recettività sensoriale, la consapevolezza. Uno yoga particolarmente attento a queste caratteristiche sin da piccoli, incanala queste caratteristiche sviluppando capacità comunicative e di conoscenza di sè che si mostreranno fondamentali per la vita di relazione. Il "kind human being" è un essere umano ancora più umano, capace di stare nel dialogo, nell'osservazione, nell'analisi, di andare a fondo, di essere empatico.
L'INTERAZIONE NELLO YOGA ALTAMENTE SENSIBILE MAMMA BEBE'
Nel contesto dello yoga per i piccolissimi, l'interazione non è scontata come può sembrare e nel caso dell'alta sensibilità si presenta su più piani: con l'ambiente (odori, luci, arredi, spazi), con la mamma, con l'insegnante di yoga, con i supporti (giochini, sognagli, peluche da casa), con le vibrazioni (campane tibetane, cimbali), con le altre mamme e bambini. Il contatto con ognuna di queste interazioni, per il bambino altamente sensibile rappresenta l'ENTRATA IN UNA DIMENSIONE A TUTTO TONDO NELLA QUALE CALARSI PROFONDAMENTE:
CON LA MAMMA: con la voce, l'espressione del volto e il contatto manuale essa anticipa, accompagna, spiega, elabora cosa sta succedendo, aiuta ad interpretare ciò che il bambino nota, dà riconoscimento a ciò che il bambino prova; inoltre la mamma entra in una dimensione di gioco, sorriso e divertimento, una DIMENSIONE DI PIACERE insieme al suo bambino. La sensibilità della mamma ovviamente ricopre un ruolo fondamentale accanto a quella del bambino. Talvolta può succedere che la mamma poco sicura di sè e del rapporto con il bambino o della scelta dello yoga, vada in risonanza adesiva con le difficoltà iniziali del bambino anzichè accoglierle, amplificandole, rinforzando così il sovraccarico e lo stress anzichè smorzarlo. Viceversa, in presenza di una scelta consapevole, la relazione mamma bambino si consolida e si arriccchisce.
CON L'AMBIENTE: come anticipato, al neonato altamente sensibile non sfugge nessun particolare e questo lo può portare a spaventarsi in presenza di novità di per sè di valenza neutra soprattutto se numerose. Man mano poi che il bambino si sarà abituato all'ambiente, noterà il più piccolo cambiamento rivolgendosi alla madre per avere conferma e rassicurazione: questa ricerca dello sguardo materno con evidente richiesta di ascolto e di risposta spesso stupisce per la precocità. E' sorprendente osservare la nascita di questa dinamica di interazione così precoce nella quale il bambino volta lo sguardo per osservare e man mano che recepisce un dettaglio, torna a cercare il contatto visivo con la mamma per essere rassicurato: un vero e proprio dialogo.
CON L'INSEGNANTE DI YOGA: la voce e lo sguardo dell'insegnante di yoga, percepito inizialmente come estraneo deve essere metabolizzata dal bambino lentamente, secondo tempi e modi personali diversi da ognuno. In questo processo è fondamentale non forzare i tempi e non esporre il bambino a ciò verso cui mostra intolleranza, ma dosare e calibrare l'esposizione al nuovo secondo la sua reazione. Sicuramente la presenza delle mascherine può spaventare e rendere più difficile la conoscenza reciproca perchè manca completamente la lettura della comunicazione labiale che, sebbene sia ancora poco conosciuta dal neaonato, accivina maggiormente il viso dell'estraneo a quello materno conosciuto in casa senza mascherina. Fondamentale è mantenere da parte dell'insegnante toni autentici e spontanei, attivare tutta la propria empatia verso il bambino e soprattutto, FAR SENTIRE AL SICURO LA MAMMA: il bambino percepisce le sensazioni materne e sentendo che la madre si fida, si sente accolta e a suo agio, sa che anche lui può sentirsi al sicuro. Chi accoglie (la madre verso il proprio bambino), ha bisogno a sua volta di sentirsi accolto: questo crea un CIRCOLO VIRTUOSO NELLO SPAZIO DELLA PRATICA YOGA.
CON I SUPPORTI (giochi, peluche...): il bambino sperimenta rassicurazione nel ritrovare i giochi che usa solitamente a casa e questo può favorire la sperimentazione del nuovo; il gioco può essere usato come rinforzo positivo e stimolo a muoversi e spostarsi sviluppando la presa, nuove posture e nuovi schemi motori insieme alla mamma, sotto la guida dell'insegnante di yoga.
CON LE VIBRAZIONI (campane tibetane, cimbali, musica): sperimentare l'ascolto della vibrazione attraverso suoni e strumenti inediti, appaga e incuriosisce moltissimo tutti i piccoli e particolarmente i più sensibili. La continuità della vibrazione che va avanti nel tempo nello strumento a percussione olistico, penetra nei piccoli attraverso l'udito ma anche attraverso il corpo, acuisce la percezione, affina lo sguardo, calma, catalizza l'attenzione allungando i tempi di concentrazione. Alla fase di ascolto, segue poi sempre una fase di manipolazione e sperimentazione da parte del bambino che si cimenta a riprodurre il suono mettendo in campo tutte le sue risorse. Altra cosa invece è la vibrazione vocale dell'OHM oppure del canto carnatico, che possono avere effetto opposto ossia spaventare i bambini proprio perchè percepite come tonalità alterate e anomale provenienti da quello stesso "Umano gentile" che stanno imparando a conoscere.
CON LE ALTRE MAMME E BAMBINI: la presenza di altre coppie mamma-bambino nella sala yoga può avere svariati effetti, solitamente quello più macroscopico nei bambini altamente sensibili è il ritiro nello sguardo della propria mamma. Solo dopo essersi ambientati, può diventare produttivo far interagire i bambini tra loro e quando questo avviene lo spazio della pratica si apre ad un'ulteriore salto qualitativo. Guardarsi negli occhi tra bimbi anche piccolissimi, allungare la manina per toccare l'altro, osservarlo, ascoltare il suono della sua voce e i suoi movimenti portano ad elevare ulteriormente il livello di stimolazione e "l'allenamento sociale" nei piccoli, nonchè rappresentare per le mamme un momento di scambio, confronto e sorellanza.
INTERAZIONE E GIOCO CON LA BAMBOLA NELLO YOGA
Nel contesto dello yoga, esiste poi un supporto che supera in quanto stimolazione tutti gli altri: la bambola di pezza. Il gioco con la bambola rappresenta per tutti i bambini un'occasione di "UMANIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO" e sviluppo della capacità di accudimendo e cura dell'altro che come uno specchio riflette il bambino stesso. In questo gioco il bambino molto piccolo si sente appagato del contatto fisico con un materiale morbido che richiama lo schema del viso umano mentre il bambino un pò più grande proietta il proprio bisogno di cure apprendendo qualcosa di nuovo per imitazione guardando gli altri bambini. Ma per alcuni bambini la bambola diventa qualcosa di più, una vera e propria persona e nei bambini altamente sensibili sin da piccolissimi emerge un elemento aggiuntivo: L'INTERAZIONE VISIVA CON LA BAMBOLA E IL DIALOGO.
ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA PER CRESCERE "UMANI"
"L'essere umano è ciò che è perché ha la capacità di pensare, la capacità di sentire e la capacità di agire. Le nostre emozioni sono ciò che ci rende dignitosi" cit. Karina Zegers
I bimbi altamente sensibili entrano in particolare risonanza con l'espressione facciale della bambola, si mostrano interessati a studiarne il viso, i dettagli riguardanti la pettinatura, il vestito, la consistenza del materiale, etc.. Ogni particolare è fonte di studio e curiosità sui quali il bambino si sofferma a lungo, fino a sembrare di entrare in un vero e proprio dialogo con la bambola sin da piccolissimi. Già dalla metà del quarto mese il bambino sorride intenzionalmente alla bambola, vocalizza, la tocca come per accarezzarla al viso e mostra una sorprendente consapevolezza degli elementi espressivi della comunicazione. Lasciati liberi di esprimersi con i propri tempi, i bambini PAS (persone altamente sensibili) arrivano ad emozionarsi ogni volta che ritrovano il contatto visivo con la bambola, fino a sospirare profondamente. Ad ogni lezione il bambino cerca la bambola e si eccita quando torna in contatto con lei. Se tenuto fronte strada durante la pratica insieme alla mamma, il bambino altamente sensibile cerca la bambola tra le braccia dell'insegnante di yoga che mostra la posizione. Il bambino sembra proprio aver stabilito UNA RELAZIONE CON LA BAMBOLA, non solo un gioco o un'esplorazione, ma un vero e proprio modo di ESSERE E STARE CON LEI stabilendo un rapporto. E' soprendeNte ed emozionante assistere a questo meraviglioso processo, che fa emergere tutta la riccezza nascosta nel gioco di interazione sin da piccoli, mostrando come comunicare e relazionarsi sia un bisogno profondamente umano e primario al pari dei bisogni fisiologici.
L'IMPORTANZA DELLA SCELTA DELLA BAMBOLA NELLO YOGA MAMMA BEBE'
Ogni bambino esprime la sua attenzione verso la bambola in maniera differente e in base a questo, è importante avere a disposizione la bambola più adatta. La bambole di plastica hanno lo scopo di riprodurre più fedelmente possibile la forma del neonato perchè il bambino possa identificarsi e provare tramite la manipolazione a diventare consapevole dello schema posturale, del movimento corporeo. Le bambole di pezza o stoffa invece, sono più adatte a suscitare emozione anche perchè il contatto a pelle con esse è più rassicurante, inoltre essendo più stereotipate nella forma fisica e nell'espressione aiutano meglio il bambino a codificarne l'espressione. Per questo per i bambini piccolissimi è importante la scelta della bambola. Più le dimensioni sono simili a quelle del bambino stesso, occhi e bocca grandi, espressione positiva e disponibile, quanto più sarà facile identificarsi. Non sempre infatti l'estetica o il realismo della bambola corrisponde alla chiarezza espressiva o induce emozioni rassicuranti nel bambino. Solitamente le bambole di stoffa per gli asili nido sono studiate appositamente allo scopo di ALLENARE AL CAREGIVING E ALL'EMPATIA, per cui sono consigliabili.
A KIND HUMAN BEING AL DI LA' DEGLI STEREOTIPI CULTURALI
"L'alta sensibilità è percepita in modo diverso a seconda della cultura. È interessante notare che nei paesi orientali e alcuni paesi nordici (Svezia, Islanda) questo tratto della personalità è molto apprezzato anche nei maschi. Tuttavia, nel mondo occidentale, il bambino sensibile viene spesso criticato e diventa vittima di bullismo."
Le abilità sociali, l'empatia, l'alfabetizzazione emotiva e la consapevolezza stimolate sin da piccolissimi, aiutano a diventare futuri adulti capaci di lavorare in squadra, di fare rete, di cooperare, di essere compassionevoli e di costruire relazioni sane, appaganti ed equilibrate oltre agli stereotipi di genere. Lo yoga sin da piccolissimi può aiutare a crescere e a costruire il mondo migliore di domani, "UN BAMBINO ALLA VOLTA" cit. Ibu Robin Lim.
a cura di Elena De Donato
Filosofia, Psicopedagogia, Insegnante e formatrice Yoga 0-90, Special needs, Trauma informed e High sensitivity Yoga®️
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Università degli studi di Milano, Yoga Ratna metodo Gabriella Cella, Yoga Gravidanza e post partum metodo Yoga in fascia®️, Yoga for the Special Child©️, GiocaYoga®️, Somatic Competence®️Yoga Teacher, High Sensitive Yoga Persone Altamente Sensibili HSP Italia™️, Docente unica Master Giocayoga®️Care bambini speciali AIYB, Docente unica ‘Nascita speciale: yoga cesareo, presentazione podalica, prematurità per la Specializzazione post Formazione Yoga in fascia®️ BIBLIOGRAFIA
· Elaine Aron – Il bambino altamente sensibile – Mondadori 2019 (Traduzione di “The high sensitive child – E. Aron 2015)
· Elena Lupo – Il tesoro dei bambini sensibili – 2019
· Elena Lupo – Conoscere e gestire l’alta sensibilità nei bambini – Percorsiformativi06 – 2019
· Lisa e Beau Reiner, M.A.R.Y.T. - "Dear little human..." - Trauma Center Trauma Sentitive Yoga - TCTSY - 2021
· Elena De Donato - Yoga nei bambini altamente sensibili: un fiore che sboccia – 2020 - https://www.elenadedonato.com/post/yoga-nei-bambini-altamente-sensibili-un-fiore-che-sboccia
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