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Yoga del buono auspicio nella pandemia: la crepa d'oro

Come ripartire in questo speciale anno nuovo senza smettere di interrogarci sui significati di ciò che sta accadendo e attingere alle risorse riparative che sono dentro di noi?


Un ringraziamento alla Dr.ssa Fiorenza Zanchi il cui metodo di analisi della fisiologia umana in analogia con il simbolismo dei chakra, ha ispirato l'elaborazione di questo articolo.

I COCCI DA RACCOGLIERE DOPO UN ANNO DIFFICILE

"Non essere quello che ti hanno fatto" Karl Gustav Jung


Mai come quest'anno è forte l'esigenza di guardare in avanti nel segno del buon auspicio, preparandoci a celebrare una modalità alternativa di affrontare la vita. Una modalità che parte, come direbbe Alda Merini, dalle "pieghe dell'anima", dalle fragilità e dalle ferite di ognuno di noi per mettere in luce ciò che è nascosto ad uno sguardo superficiale: la "bellezza collaterale" lasciata dalla forza che emerge negli imprevisti della vita. E' così che l'anima colpita dagli eventi ripara le sue ferite, rimettendo insieme i cocci.

L'anno appena passato sta segnando un cambiamento globale epocale, in virtù del quale nulla tornerà, nel bene o nel male, come prima. Che questo sia frutto o meno di un disegno prestabilito, di casualità o di responsabilità collettive e/o individuali, poco importa alla vita ordinaria che per guardare al futuro necessita di trovare nuove risorse sottraendo energia a sterili analisi che sfociano in un processo alle intenzioni. Più facile a dirsi che a farsi in base alla persona o alla situazione, ma sicuramente l'unico modo per guardare in modo costruttivo al nuovo anno è incanalarci verso il disegno di qualcosa di nuovo.


KINTZUGI E L'ARTE DELLA RIPARAZIONE COME FILOSOFIA DI VITA

"C'è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra luce". Cit. Leonard Cohen


Per rimettere insieme i cocci rotti in ognuna delle nostre vite, quanto mai come quest'anno può essere di grande ispirazione guardare alla filosofia legata all'arte del Kintzugi, antica tecnica giapponese di ricostruzione dei vasi che saldando insieme i cocci mette in evidenza le fratture con vernice d'oro. Arte metafora della vita e filosofia che afferma il valore delle ferite causate dagli imprevisti della vita, come occasione per acquisire maggior forza, solidità e consapevolezza. Come il vaso ricostruito con il Kintsugi è più prezioso di quello originario, così la vita che supera la sofferenza ha un valore ancora più grande, così ogni ruga sulla pelle che invecchia non è solo specchio del tempo che passa e delle sofferenze passate ma degno dello spessore della persona. Dalle crepe nella nostra vita, dalle ferite dell'anima, traspare quella fragilità personale che appartiene alla nostra unicità e che solo scoprendosi ci costringe a ritornare all'essenzialità facendo i conti con quello che siamo davvero, con la nostra autenticità e capacità creativa, con i percorsi e le scelte che fanno davvero per noi.


IL SIGNIFICATO DELLA PANDEMIA SECONDO I CHACKRA

"Esistono corrispondenze tra le funzioni energetiche dei chakra e la fisiologia umana secondo la medicina occidentale (...) una simultaneità tra ciò che succede nel nostro corpo e ciò che si muove nella nostra mente, nei nostri sentimenti, nel nostro modo di concepire il mondo". Cit. Fiorenza Zanchi


DAL PUNTO DI VISTA FISIOLOGICO-MEDICO, analizzando la pandemia in ANALOGIA CON L'ENERGIA DEI CHAKRA, essa è associabile al quarto chakra Anahata che corrisponde allo spazio del cuore e a tutto l'apparato cardio-respiratorio umano che rappresenta il punto di ingresso primario del virus nel corpo. La patologia portata dal virus del covid infatti è fisicamente collocabile nei polmoni, coinvolge la circolazione sanguigna predisponendo a micro-trombosi diffuse e influisce sul sistema immunitario richiamando in causa il timo, ghiandola immunitaria posta davanti alla trachea vicino al cuore atrofizzata gradualmente durante la crescita dopo la nascita.


DAL PUNTO DI VISTA SIMBOLICO ANTROPOLOGICO, come l'AIDS rimanda alla sfera sessuale in associazione al secondo chakra Svadisthana corrispondente al tratto genito-urinario, il covid evoca LA SFERA COMUNICATIVA QUOTIDIANA che viene ristretta o bloccata a causa del pericolo della trasmissione della malattia attraverso la respirazione e il tatto delle mani (organo di azione del quarto chakra Anahata). La malattia impone SEPARAZIONE E CHIUSURA FISICA (contatto pelle a pelle, ossia tramite il tatto organo di senso del chackra Anahata) E RELAZIONALE (interazione empatica con l'altro, altra caratteristica dello spazio del cuore Anahata) poiché il Prana (l'energia del cuore) attraverso il covid diventa portatore di malattia anziché di energia di vita.

ESITI SIMBOLICI DELLA MALATTIA

"Ad ogni chackra corrisponde uno stadio della coscienza". Cit. Fiorenza Zanchi


La malattia ha simbolicamente e fisicamente tre esiti: i primi due negativi legati alla paura e mancanza di consapevolezza, il terzo positivo scaturito dalla presa di coscienza: PRIMO ESITO NEGATIVO VERSO IL BASSO che porta uno spostamento dell'energia vitale dalla sfera del sentimento (quarto chakra) a quella dell'istinto (secondo chakra), coinvolgendo la zona dei reni in Svadhistana chakra opposto ad Ahanata; SECONDO ESITO NEGATIVO VERSO L'ALTO, che porta ad un coinvolgimento del cervello con encefalite/meningite e quindi del sesto chakra Ajna, facendo riferimento anche alla comunicazione virtuale sviluppatasi a causa del covid, comunicazione il cui uso se improprio porta ulteriore separazione e chiusura. Il TERZO ESITO E' POSITIVO E SI MANTIENE A LIVELLO CARDIO-RESPIRATORIO perché legato alla consapevolezza che porta il coraggio di combattere e reagire alla malattia mantenendola a livello respiratorio e quindi rimanendo nello spazio del cuore, sintesi tra razionalità e visceralità attraverso il sentimento. Chi è capace di PRENDERSI CURA EMOTIVAMENTE DI SE' senza scoraggiarsi O ATTRAVERSO LA CURA DELL'ALTRO (attivazione delle risorse meta-cognitive che ad esempio attivano i pazienti che si preoccupano e prendono cura del proprio vicino di letto o di una altro caro ammalato) ha maggiori possibilità di mantenere la patologia in uno spazio di competizione tra pari, aumentando le probabilità di vincere la propria battaglia.


LA LUCE CHE FILTRA DALLA CREPA

"Quando lasci andare quello che sei, diventi quello che puoi essere." Cit. Buddha


L'IMPOSIZIONE A FERMARSI indotta dalla pandemia, porta con sé l'invito a riflettere sulle condotte del nostro presente e su quanto siano per noi importanti le relazioni, gli affetti e i sentimenti; sembra suggerire un avvertimento, un monito "guardate cosa rischiate se andate avanti così". La sofferenza per le conseguenze dell'epidemia porta con sé una POSSIBILITA' DI RISCATTO PER L'UMANITA' che può ancora cambiare rotta, privilegiando l'armonia degli opposti, i sentimenti e l'essenzialità, aprendo il chakra del cuore e RINUNCIANDO AL SUPERFLUO che ci separa e porta lontano da ciò che è veramente importante. Forse non è un caso, analizzando sempre l'aspetto simbolico, che la malattia colpisca meno i bambini, che per loro costituzione vivono a pieno il presente, nel qui e ora, senza calcoli né rimuginamenti, che sono simbolo di innocenza, di purezza, di assenza di stagnazione e apertura del cuore.


GLI ELEMENTI DELLA RICOSTRUZIONE

"Quando la strada non esiste, inventala." Cit. Baden Powel


Risaldare i cocci, riempire le crepe, rielaborare sono attività faticose, dolorose e secondo le situazioni complesse, sostenibili tanto più si è allenati. Nella vita, in analogia con il Kintzugi e la sua filosofia, ricostruire è forse il lavoro più grande e più importante grazie il quale è possibile superare il passato e stare nel presente per poi guardare avanti. Come il bambino acquista sicurezza e impara a camminare da solo solo dopo aver imparato a cadere e rialzarsi, così avviene per qualunque ricostruzione. Ma quali risorse sottende e da quali elementi è composto questo delicato importante lavoro?


Elementi cognitivi/emotivi

  • Consapevolezza - capacità di mantenere l'attenzione sulla propria identità (chi sono) e il proprio ruolo (a cosa sono utile) in relazione alla situazione e di non dare per scontata la propria esistenza;

  • Coraggio - capacità di agire tollerando la paura, nel mantenimento di un equilibrio tra senso di realtà e proiezione verso l'obiettivo;

  • Resilienza - capacità di adattarsi alle situazioni, a differenza della resistenza che è la sopravvivenza in opposizione o fuga alle situazioni, trovando una modalità di convivenza che permetta non solo di sopravvivere ma di raggiungere un equilibrio ottimale con l'ambiente e nel contempo con sé stessi nella criticità;

  • Rielaborazione - capacità di costruire significati e motivazioni per integrare ciò che sta accadendo nel proprio percorso di vita (integrazione degli opposti, venire a patti con il proprio passato) in maniera funzionale alla situazione e al proprio benessere personale.

Una volta in possesso di queste risorse, quali sono le azioni necessarie da svolgere per poter guardare avanti e ricostruire il proprio percorso verso il futuro?


Passi

  1. Prendersi cura di sé stessi e/o dell'altro entrando in empatia, come elemento di auto-/co-regolazione fisico-emotiva;

  2. Recupero di una buona relazione come collante e produzione di senso nei rapporti significativi della propria esistenza;

  3. Condivisione delle difficoltà per trovare sostegno, soluzioni, risorse, motivazione che aiutino a ridisegnare il proprio percorso;

  4. Integrazione degli opposti - superare il dualismo e le contraddizioni ove sia necessario convivere con esse a proprio malgrado, trovando o creando nuovi percorsi;

  5. Senso dell'infinito - "sensazione che la vita sia più vasta e più ampia del nostro panorama soggettivo e materiale, che la morte non sia la fine di tutto, che ci siano tempo e spazio più grandi oltre noi, in qualsiasi chiave di lettura si scelga di interpretarlo" cit. Elena Lupo

Cogliamo quindi l'invito a vivere durante il periodo attuale maggiormente a contatto con la nostra spiritualità e la nostra dimensione intima nelle relazioni e con noi stessi, per ridisegnare prospettive e percorsi futuri, con serenità.


Buon anno nuovo a tutti !


a cura di Elena De Donato

Filosofia, Psicopedagogia, Insegnante e formatrice Yoga 0-90, Special needs, Trauma informed e High sensitivity Yoga®️

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Università degli studi di Milano, Yoga Ratna metodo Gabriella Cella, Yoga Gravidanza e post partum metodo Yoga in fascia®️, Yoga for the Special Child©️, GiocaYoga®️, Somatic Competence®️Yoga Teacher, High Sensitive Yoga Persone Altamente Sensibili HSP Italia™️, Docente unica Master Giocayoga®️Care bambini speciali AIYB, Docente unica ‘Nascita speciale: yoga cesareo, presentazione podalica, prematurità per la Specializzazione post Formazione Yoga in fascia®️


BIBLIOGRAFIA

-"I chakra, l'universo in noi" - Marilia Albanese, Gabriella Cella, Fiorenza Zanchi - 1996 - Ed. Xenia

-"Al tempo del covid affronta meglio lo stress psicologico chi:" slide dell'intervento del prof. Massimo Biondi presso "Body and Psychoterapy at the time of the pandemic" - Dicembre 2020 - Organizzato dalla Scuola Italiana Biosistemica





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